La "Via Sancti Martini" attraverso l'Europa
Nell’ampio panorama delle "Vie", la stragrande maggioranza ha origini antiche e perlopiù segue i percorsi dei pellegrini medievali alla volta di Roma o dei Luoghi Santi oppure l’itinerario compiuto da un santo (a devozione largamente diffusa) lungo la sua vita: ad esempio il Cammino di San Giacomo (Santiago) o la «Via Sancti Martini».
Come il percorso che conduce al santuario di Compostela è conosciuto e frequentato da migliaia di persone ogni anno, così quello dedicato a San Martino, vescovo di Tours e patrono di Francia, viene scelto da sempre più persone in Europa.
Nel 2005, per decisione del Consiglio d’Europa, il percorso di circa 2500 km che conduce da Szombathely in Ungheria (l’antica città di Savaria nell’allora Pannonia che gli diede i natali) fino a Tours dov’è sepolto è stato dichiarato «Itinerario culturale europeo» con la motivazione della vasta popolarità di San Martino in tutto il continente. Una popolarità che, a dire il vero, si allarga ben oltre i confini d’Europa: se è la Francia a contare il maggior numero di chiese a lui dedicate (ben 1573), 912 se ne contano in Italia, 652 in Germania, 313 in Spagna, 234 in Belgio, 212 nel Regno Unito, 190 in Polonia, 153 in Austria, 145 in Boemia, 106 in Olanda e Ungheria, 104 in Slovenia solo per citare le nazioni europee ma 157 sono le chiese dedicate al Santo negli Stati Uniti, 15 in Messico, 13 in Nuova Zelanda fino a 3 chiese nelle Filippine e 2 a Trinidad e Tobago.
Una caratteristica peculiare della Via di San Martino è la sua «ramificazione», condizione posta fin dal riconoscimento europeo, al fine di favorire una maggiore integrazione tra le popolazioni.